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Solo Works (2006-present)

Solo Works (2006-present)
La maggior parte dei lavori di composizione da solista è fatta al  Cacophonator.

Da un po di tempo mi sto dedicando anche   alla chitarra preparata, ho deciso di riprendere del materiale studiato qualche anno fa e ne sto aggiungendo di nuovo.

Il Cacophonator è un generatore di musica concreta ideato progettato e realizzato da Luca Collivasone a partire da una macchina da cucire con chassis annesso e l’aggiunta di materiali di recupero, molle, attrezzi di ferramenta, giocattoli etc….
La musica composta e realizzata al cacophonator ha le sue radici più’ profonde  nella musica aleatoria e nella ricerca in campo sonoro di Pierre Shaeffer, più’ recentemente, invece, la cultura noise di derivazione nipponica  e il genere industrial sono forse i riferimenti più’ immediati.
In realtà sia durante la  composizione che l’improvvisazione e durante i liveset Luca Collivasone  non si preoccupa di rimanere ancorato ad un genere musicale ma liberamente accetta qualsiasi influenza possa contribuire a generare una soddisfacente esperienza sonora.
I momenti di improvvisazione durante i concerti al cacophonator sono preponderanti, non avendo lo strumento una intonazione ben definita e nemmeno la possibilità’ di generare accordi il risultato è difficilmente predicibile, è lo strumento e la comparsa di suoni inaspettati a determinare la natura del brano in esecuzione, da qui la natura Aleatoria della musica prodotta , le composizioni prendono corpo al momento ed è compito del musicista entrare in simbiosi con lo strumento e affrontare imprevisti o sfruttare occasioni interessanti.
Come sottolineato da alcuni il Cacophonator può’ quasi essere considerato una installazione d’arte moderna: in un epoca dove tutto sembra essere già stabilito da oggetti di altissima tecnologia, dove tutto è predicilbile e il risultato è praticamente certo, il cacophonator utilizza materiali poveri e  costringe letteralmente l’utilizzatore ad un sforzo immaginativo per poter dominare la macchina  e creare una qualcosa di inaspettato di cui in taluni casi  ci si può’ stupire.

“Technology. May even more be discovered and invented and may that happen at the speed of
light.
I roam flea markets and junk dealers, I am fascinated by objects that are discarded.
Technology. Master it, never be passively dominated by it.
I want to be able to interact with whatever I hold in my hands, be it a product of
technology or scrap: I am a hog.
We are surrounded by technology and scrap but, at best, only capable of using a mere 30%
of their potential.
I walked into the store of a junk dealer in the city where I live.
I saw a beautiful piece of small furniture with a sewing machine incorporated, the likes
of which were commonly used in years gone by. Now it was just waiting to be torn apart.
A pedal, with a mechanism of levers started the machine. Nothing could be simpler,
beautiful clothes were born out of it.
I went into a shopping mall.
I saw a dude, girlfrend by his side. He looked bored. He was swiping his fingers on an
app on a tablet, the multitude of colors of his device flickering. Nothing could be
simpler, beautiful music was coming out of it.
I got it…
I went back to the junk-dealer, bought the furniture piece and, once back home, I tried
to sew some beautiful music.”
Cacophonorgy 2014